Assegno unico figli: si parte con non occupati e autonomi. Dal 2022 per i dipendenti.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto ponte: l'assegno arriverà inizialmente solo alle categorie ora escluse da aiuti e detrazioni, con Isee sotto i 50 mila euro. Cinquanta euro in più sono previsti per ciascun figlio disabile. Dopo il periodo ponte l'assegno dovrebbe valere per tutti. Nel frattempo gli assegni familiari dei lavoratori dipendenti saranno un po' più "pesanti".

Gli iniziali destinatari
Il periodo definito "ponte" prevede che l’assegno unico, valido dall’1 luglio fino al 31 dicembre 2021, sia per ora destinato a chi non goda già di assegni familiari, ossia autonomi e disoccupati. La misura economica, finanziata con circa 3 miliardi di euro, prevede per le famiglie aiuti che andranno da un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio, un beneficio medio di 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Secondo le stime del governo a usufruire del nuovo assegno saranno circa 1,8 milioni di famiglie nelle quali sono presenti 2,7 milioni di figli minori.

L’aiuto statale verrà corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia certificata con l’Isee. Nella tabella allegata al decreto sono riportati gli importi mensili per ciascun figlio e rapportati a ogni singolo indicatore economico della famiglia. Tanto per fare un esempio, con un Isee fino a 7 mila euro si avrà diritto a un assegno di 167,5 euro a figlio nei nuclei fino a 2 minori. L’assegno sarà garantito con Isee fino a 50 mila euro, nel qual caso l’assegno mensile si ridurrà al valore di 30 euro per nuclei con due figli e di 40 per quelli con tre.


L'aumento per i lavoratori dipendenti
Con l’assegno unico a lavoratori autonomi e disoccupati arriva anche l’aumento degli assegni familiari dei lavoratori dipendenti. Il decreto ponte, infatti, dispone che, in attesa che l’assegno unico entri in vigore dal primo gennaio 2022 anche per i lavoratori dipendenti, un incremento di 35,7 euro mensili a figlio per i nuclei fino a 2 figli, di 55 euro per i nuclei di almeno tre figli. Questo aumento riguarderà circa 4 milioni di famiglie.

Come fare la richiesta
Per ottenere il nuovo assegno bisognerà presentare domanda on line all’Inps o attraverso il Patronato Inas Cisl secondo le regole che saranno fissate dall’Inps entro il 30 giugno 2021. Importante quindi "mettersi avanti" nella richiesta del proprio ISEE, un buon suggerimento anche per la platea dei lavoratori dipendenti che dovrebbero essere coinvolti nell'assegno unico (in sostituzione degli attuali assegni familiari) a partire da gennaio 2022.