Commercio: Ente Bilaterale All'organismo veronese aderiscono 4.400 realtà del settore

Anche l'ente bilaterale del commercio veronese, al quale aderiscono 4.400 imprese di Confcommercio locale (Confesercenti ha un altro contratto e un ente bilaterale regionale, ndr) e i sindacati di categoria, tra questi Fisascat Cisl, ha cercato di rispondere alle necessità dei lavoratori, esplose durante l'emergenza.

L'accordo del 23 marzo scorso (2021 ndr) ricalca la decisione assunta l'anno precedente e prevede la sospensione dei servizi normalmente erogali, eccezion fatta per la formazione, in modo da dirottare il plafond disponibile verso sostegni straordinari capaci di rispondere alle esigenze della pandemia. Per questi ultimi sono disponibili 385 mila euro per i lavoratori e 180 mila per le imprese.

Importanti le risorse a favore dei lavoratori del settore, in modo particolare per i dipendenti che a causa della situazione sanitaria hanno subito sospensione o riduzione dell'orario di lavoro con ricorso agli ammortizzatori (Fis, Cigo o Cig in deroga). Sono poi previsti concorsi spese per chi ha dovuto sostenere costi straordinari per i figli a carico, in particolare disabili; per l'assistenza prestata ad anziani; per l'acquisto di dispositivi informatici (computer, tablet, smartphone, stampanti, e-book) utili a smart working e didattica a distanza. Altri aiuti sono riconosciuti per congedi parentali non previsti dalla normativa quindi non retribuiti dal datore di lavoro o dall'Inps.

«L'ente riunisce imprese medio-piccole per lo più fino a 15 dipendenti: negozi, ristoranti esercizi di vicinato», chiarisce alla stampa Giosuè Rossi, presidente dell'ente bilaterale del commercio veronese, e segretario provinciale di Fisascat Cisl Verona, «attività che hanno sofferto molto le limitazioni da pandemia». Al 12 luglio 2021, già 721 addetti di queste realtà avevano chiesto e ottenuto circa 116 mila euro: in particolare contributi a sostegno della genitorialità e per l'acquisto di supporti informatici.

Alla stessa data l'ente aveva distribuito a 66 imprese aderenti poco meno di 10 rnila euro. «Ma è ancora presto per tirare le fila: tanti lavoratori e imprese, infatti, devono ancora mandare le richieste che accumulano e inviano in soluzione unica verso fine anno», conclude Rossi di Fisascat Verona.